giovedì 20 novembre 2008

INTERPRETI DELLA DIVINA COMMEDIA






La sera del 23 dicembre 2002 oltre quattordici milioni di telespettatori rimasero incollati davanti ai teleschermi ad ascoltare l’ultimo canto del Paradiso, letto da Roberto Benigni. Lo show, intitolato appunto “L’ultimo del paradiso di Dante”, ha rappresentato un vero e proprio caso a causa degli incredibili dati d’ascolto, dimostrando quanto il pubblico potesse ancora apprezzare l’opera dantesca se letta nel modo giusto.






Molti poi ricorderanno la magistrale lettura di Dante che, sempre in televisione, agli inizi degli anni novanta aveva fatto Vittorio Gassman. Per il celebre attore non si trattava ovviamente della prima “lettura televisiva” nella quale si metteva alla prova, eppure la sua intensità rimase impressa nel pubblico a tal punto che ancora oggi per molti rappresenta un imprescindibile pietra di paragone a cui far riferimento.




Più recentemente a raccogliere ampi consensi è stata la splendida lectura dantis di Vittorio Sermonti, scrittore e profondo conoscitore della Commedia, il quale lesse l’Inferno nel 2003. Sembra quasi impossibile eppure, nell’esclusiva cornice di Santa Maria delle Grazie in Milano, quest’anno nel corso di trentatre serate, hanno ascoltato il Purgatorio ben 50.000 milanesi.
E l’anno prossimo si chiuderà con il Paradiso.
Alessandro Sorrentino, ottimo dicitore Dantesco insignito del “Premio Lauro Dantesco” nel 2003 nella Città di Ravenna; Alessandro Sorrentino oggi è impegnato più che mai nel “portare Dante” anche fuori dalle aule scolastiche, tra la gente, nel ben riuscito intento di “regalarlo” ad un pubblico sempre più attento e assetato di cultura.
Per la RAI legge Enrico Maria Salerno la Divina Commedia di Dante (Paradiso) alternandosi con Albertazzi (Inferno) e Sbragia (Purgatorio).

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